PISTOLE
BERETTA M92F
famosa pistola che se la si sviluppa completamente sblocchiamo la M93R.
M93R
La Beretta M93R, o 93 r è una Pistola mitragliatrice calibro 9 mm Parabellum, prodotta dalla Fabbrica d'Armi Pietro Beretta tra gli anni settanta e gli anni novanta. La sigla M sta per Modello, mentre la R sta per raffica. Venne immessa sul mercato intorno al 1977, per rimpiazzare la vecchia Beretta M951R (1955).Si tratta di una pistola che può sparare brevi raffiche (da cui la "R" nel nome del modello) ed derivata dal modello Beretta 92 (o M9 nella versione per l'Esercito USA), ridotto in dimensioni e destinato all'uso per incarichi speciali in cui l'arma va portata nascosta. Le piccole dimensioni la rendono valida anche per i combattimenti a distanza ravvicinata o in ambienti chiusi come stanze o veicoli.La M93R fu prodotta su commessa della Commissione Sicurezza italiana per equipaggiare il personale impegnato nella lotta contro il terrorismo. La richiesta del committente era di un'arma piccola, ma con una potenza di fuoco superiore alle altre sul mercato.Il produttore non ha divulgato la lista delle forze dell'ordine e di sicurezza che utilizzano quest'arma.È possibile sparare con modalità colpo singolo, oppure con una raffica controllata di 3 colpi dalla cadenza teorica di 1100 colpi al minuto: la selezione avviene tramite una leva sul lato dell'arma.È dotata di caricatore bifilare da 20 cartucce (più un colpo in canna), mirino anteriore in metallo integrato nel corpo arma, un secondo calcio metallico estensibile e di un rompifiamma anteriore a sei fessure che riduce il rinculo aumentando la precisione del colpo. Inoltre come optional può montare un calcio da spalla estensibile imperniato sulla parte inferiore del calcio. Per via del funzionamento a raffica e del munizionamento in molti paesi classificato "da guerra", in alcuni stati l'uso è subordinato al possesso di permessi speciali o riservato alle forze armate e di polizia.Le dimensioni ridotte hanno portato anche alcuni svantaggi: il controllo a raffica è difficoltoso. La leva di comando della sicura è piuttosto piccola, e può essere confusa facilmente con il selettore della raffica.In tutto l'arma pesa 1129 grammi ed è lunga 240 millimetri, con una corsa in canna di 156 millimetri. Il raggio utile per un colpo preciso è di circa 50 metri.
SIG P226
La pistola SIG Sauer P226 è stata progettata dalla SIG per partecipare ai test "XM9 Pistol Trials" indetti dall'esercito degli Stati Uniti per sostituire l'arma in dotazione fino ad allora, la Colt M1911.La scelta si ridusse a due candidati, la SIG Sauer P226 e la Beretta 92; quest'ultima fu preferita per la maggior resistenza all'usura e per il minor costo diventando la pistola M9.I Navy SEAL però, in seguito a ripetuti malfunzionamenti con il carrello della M9, decisero di utilizzare la P226. La P226, derivata dalla precedente P220, mantiene in gran parte le stesse caratteristiche ed il medesimo design.La SIG P226 aggiunge però alcuni miglioramenti estetici e funzionali; tra i più evidenti vi sono la presenza di un caricatore bifilare, con capacità aumentata fino a 15 colpi, oltre ad un più efficiente sistema di scorrimento del carrello.Sono state poi concepite diverse versioni dell'arma, ognuna con caratteristiche proprie e materiali di produzione differenti.
H&K P8
ARTIGLIERIA PESANTE
RPG-7
Ha una forma caratteristica, è riutilizzabile (come il Bazooka e a differenza di molti moderni razzi anticarro), dietro al tubo centrale ha un tromboncino per lo scarico dei gas a curvatura variabile, rivestito in legno, e possiede 2 impugnature, una per il grilletto, l’altra solo per controllare meglio il lanciarazzi.Vi sono poi 2 sistemi di mira, uno con un elaborato reticolo che serve per dare l’anticipo giusto al tiro in caso di veicolo in movimento o di vento laterale, ed un mirino ausiliario che calcola solo l’alzo in base alla distanza (quello del tipo sull’M72 come unico sistema). Una volta acquisito l’obiettivo e mirato, si spara contro il razzo, che pesa circa la metà del lanciarazzi, 2,3kg, e una volta fuoriuscito dal lanciatore raggiunge una velocità di quasi 300 metri al secondo, ruotando sul suo asse per stabilizzarsi, grazie alla forma delle alette. La cadenza max di tiro è di 4 colpi al minuto.La sua precisione è molto buona in caso di condizioni atmosferiche ideali, ma la traiettoria tende ad essere irregolare con forte vento laterale. Il razzo raggiunge il bersaglio e lo colpisce con una spoletta ad impatto piezoelettrica, che si attiva in base alla forza di impatto. Se il bersaglio è soffice o protetto da reti metalliche, spesso la testata non esplode, come si vide in Vietnam. Nominalmente la carica, nei modelli controcarro (ma vi sono anche quelli HE-frag), perfora 330mm di acciaio, ma in pratica, a seconda della distanza, essa può scendere anche di un terzo di tale valore. In termini di quello che si legge in un TRADOC dell’US Army, la testata può perforare 150mm a 60cm di distanza dall’esplosione e 100mm a 90 cm. A 3 metri è ancora capace di penetrare un blindato M113. I soldati trasportano in genere il lanciarazzi assieme a 3-4 razzi di carica, con 10kg di peso in totale.La gittata contro bersagli fermi è nominalmente di 500 metri, 400 contro mezzi in movimento, ma è buona pratica limitarsi a circa la metà di tale distanza. La gittata massima è di 920 metri, perché esiste una spoletta a tempo fa esplodere il razzo, tanto che spesso, contro aerei e soprattutto elicotteri, gli RPG sono stati usati per ruolo antiaereo, con lo scopo di danneggiare grazie alle schegge delle esplosioni i velivoli a circa 1km di distanza (più vicino, invece, si cerca il centro diretto).Una versione interessante dell’RPG-7 è quella per truppe speciali, con la capacità di smontare in 2 parti il lanciarazzi. Altri dispositivi sono la disponibilità di eventuali sensori di visione notturna.L’RPG-7 è stato usato largamente dagli anni ’60 in poi, e molti paesi ne hanno fatto copie. Esso è un’arma di fattura elegante, potente, con molte parti fatte in legno di qualità, come il rivestimento del tubo lanciarazzi.In azione, gli RPG hanno mostrato aspetti positivi, ma anche qualche limite. Sebbene questi lanciarazzi spesso colpissero il bersaglio, la detonazione non era sempre assicurata, causa difetti della spoletta e soprattutto la presenza di reti, sacchetti etc. che ne inibivano il funzionamento, essendo essa piezoelettrica. Quando la perforazione avveniva, in veicoli come gli M113, il piccolo foro della carica cava trapassava spesso il veicolo senza fare molti danni, anche perché i soldati avevano l’abitudine di stare sopra il mezzo piuttosto che dentro.A causa della sua relativa precisione, esso venne usato spesso anche come arma antielicottero. La scena in cui Rambo abbatte un terribile elicottero russo in Vietnam con un RPG non è motivata solo dalla spettacolarità di tale arma, anche come estetica, ma da reali esperienze. L’abbattimento degli UH-60 Black Hawk su Mogadiscio, infatti (descritto dal film Black Hawk Down), avvenne per via degli RPG, perché gli elicotteri statunitensi erano abbastanza protetti dal fuoco delle armi leggere.L’aggiornamento dell’RPG è facile: nuove munizioni non hanno bisogno di fare altro che entrare nel tubo di lancio, le testate restano fuori e possono aumentare a dismisura. La munizione PG-M è molto più lunga, pesante e potente, con circa 350-400mm di perforazione. La PG-7VR è l’ultima e più potente delle munizioni giunte nella quarantennale storia di questo lanciatore: ha una testata a carica cava in tandem, con un calibro di ben 105mm per la maggiore e una più piccola, forse da 80mm.In tutto, esso perfora circa 650mm.La differenza è notevole: l’RPG-7 base ha difficoltà a perforare i fianchi di carri armati dotati di skirts (ovvero di pannellature laterali, sopra i cingoli; "skirt" letteralmente significa gonna corta), che danno una distanza stand–off dallo scafo di 70-80cm, e quindi riducono molto la possibilità della carica cava di perforare i 5-8cm di acciaio laterali. La conseguenza è che il razzo non ha che poca forza distruttiva per danneggiare gli interni dello scafo, e se l’angolo d’impatto supera i 15 gradi sulla perpendicolare della fiancata, allora sarà molto difficile superare la corazza, per non parlare della presenza dei cingoli e dei rulli guidacingoli. Contro la torretta, l’eventuale presenza di cassetti portadotazioni sui lati della torre, combinata con lo spessore della stessa, ha anche in questo caso molte possibilità di bloccare l’RPG-7. Paradossalmente, la corazza frontale, pur essendo più inclinata e spessa, ma non spaziata, potrebbe essere più vulnerabile, ma con l’avvento delle corazzature composite anche questo finisce per diventare pressoché impossibile.Con la PG-7VR, se non con la PG-7M e V, la possibilità di perforare la corazza laterale dei carri armati, anche dei più moderni, è assicurata fino ad almeno 40 gradi di angolo d’impatto, mentre i carri senza protezioni ERA o composite devono temere tale ordigno anche frontalmente. Si tratta dell’evoluzione di un’arma che deve stare al passo con i tempi, e i carri hanno avuto molti miglioramenti della protezione. Tuttavia questa munizione sembra ancora relativamente poco diffusa.